Fare design aiuta a cambiare prospettiva perché ti sforza a pensare in modo diverso. Ed è proprio quello che ci è accaduto in questo caso. Per vestire questi vini biologici ci siamo confrontati con il tema inquietante del “climate change” e ci siamo trovati subito “faccia a faccia” con le icone della metereologia. Le etichette che sono nate dopo la nostra full immersion sottolineano la vision e l’impegno di questo produttore in modo iconico, empatico e originale veicolando un messaggio positivo: con le loro strane facce ci ricordano che la terra va rispettata e che il clima conta perché ogni vino è il risultato di equilibri delicati fra pioggia, vento e sole. Il minimalismo cromatico delle label in carta naturale e velato di grigio è controbilanciato dalle coloratissime e cortissime capsule in gomma lacca che distinguono i vini bianchi da quelli rossi. In Brasile, le bottiglie sono finite in prima pagina su un quotidano a grande diffusione che le ha scelte per connotare un evento internazionale legato al mondo del vino. Quindi: “que satisfação!”